Politica

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E' stata rinviata a un vertice previsto per lunedì la resa dei conti tra estrema sinistra e partito democratico in Regione. In consiglio si è ricucito lo strappo sulla legge sugli agriturismo mentre la discussione sulla legge sul turismo è stata rinviata a una nuova seduta del consiglio. Rifondazione dice: "Non c'è crisi ma solo la volontà di condividere maggiormente le scelte" mentre Burlando afferma: "In questi due anni abbiamo approvato tantissimi provvedimenti di sinistra destinati alle fasce deboli. Queste polemiche mi sembrano su questioni secondarie ma ne discuteremo". Nella riunione di ieri per la verifica politica tra i capigruppo e i segretari dei partiti della maggioranza la sinistra radicale aveva abbandonato il tavolo. "I nodi politici restano irrisolti - aveva detto il segretario regionale di Rifondazione Comunista Giacomo Conti uscendo dal palazzo di piazza De Ferrari - La situazione resta sospesa perché non sono state affrontate le questioni che abbiamo posto". I volti tesi di Conti, Marco Nesci di Rifondazione e Tirreno Bianchi dei Comunisti Italiani indicavano che un'intesa era davvero lontana. "Abbiamo registrato - ha detto Conti - una risposta insufficiente degli esponenti del Partito Democratico". La prima conseguenza, avevano annunciato i rappresentanti della sinistra, è che a partire da domani "non voteremo nessuna proposta diversa da quelle concordate". Alla verifica, iniziata intorno alle 16.30, nella sede della Regione Liguria hanno partecipato tra gli altri il presidente della giunta regionale Claudio Burlando, il segretario regionale del Partito Democratico Mario Tullo, il capogruppo regionale Gustavino, il segretario genovese di Unione a Sinistra Sassano, e il consigliere regionale dei Verdi Carlo Vasconi. Al momento dell'uscita dalla sala degli esponenti della sinistra, il presidente Burlando ha tentato di convincerli a rimanere, ma l'insofferenza era ormai palese.

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