
"Non è certo per caso - prosegue Azzolini - che tra i bersagli delle frange violente della protesta ci siano, oltre le istituzioni democratiche, le organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori e le giornaliste e i giornalisti: è una strategia che già inferse lutti e dolore nella stagione degli anni di piombo. Per colpire al cuore la democrazia è ritenuto necessario tentare di annichilire che organizza e rappresenta i reali interessi delle lavoratrici e dei lavoratori e tentare di intimidire chi lavora per documentare ciò che accade arginando la deriva di chi vorrebbe formare la pubblica opinione attraverso appelli ad emozioni e credenze personali. Oggi, come già nel passato, abbiamo gli anticorpi per non cedere. E' il tempo del coraggio, è il tempo dell'iniziativa per la dignità e la libertà, la responsabilità e la solidarietà".
IL COMMENTO
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