cronaca

All'agitazione degli operatori Psa risponde il blocco dei camionisti stufi dei disservizi. Ipotesi drive-in per conducenti senza green pass
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Altra giornata di pesanti disagi sul nodo autostradale di Genova: stavolta a bloccare tutto è stato per lo sciopero degli operatori portuali del Psa e un'agitazione spontanea dei piccoli padroncini che ha paralizzato il casello di Pra' dalle sei del mattino e che alle tre del pomeriggio non è ancora risolta.

A contribuire a blocco l'assenza di informazioni da parte di Autostrade per l'Italia che non ha avvertito dei disagi gli automobilisti e soprattutto i camionisti.

Risultato: si sono create ore di code in direzione del Psa per chi doveva accedere nel porto ma anche per ignari automobilisti e altri lavoratori che avevano programmato di uscire a Pra'

Code di chilometri che con il passare delle ore hanno paralizzato il tratto di A10 in entrambi i sensi: da Genova Aeroporto verso Prà e anche da Arenzano sempre in direzione Pra'.

Le cause dei disagi sono l'agitazione degli operatori del porto sino alle sette del mattino e poi la rabbia dei camionisti, i piccoli padroncini, che quando hanno appreso dell'ennesimo disagio, il blocco dell'app che consente l'accesso al Psa, hanno inscenato una clamorosa protesta sistemando i camion di traverso e bloccando tutto. Al psa la tensione è salita alle stelle: sul posto per raffreddare gli animi anche carabinieri e polizia stradale.


Gli operatori del Psa, il Porto commerciale più grande d'Italia con duemila tir che ogni giorno entrano e escono dal terminal, hanno indetto sette giorni di sciopero da ieri, 11 ottobre, per il rinnovo del contratto integrativo di lavoro dei lavoratori del porto scaduto da anni. Si fermano nella prima e l'ultima ora di ogni turno.

I nodi che dividono aziende e dipendenti del porti sono economici
ma anche e soprattutto di gestione del lavoro. La situazione potrebbe sbloccarsi con l'ennesimo incontro fra vertici del Psa e sindacati: la speranza che si arrivi almeno a sospendere l'agitazione.


I camionisti invece si sono arrabbiati perché il blocco dell'app che regola gli ingressi è solo l'ultimo disservizio che li costringe a code e a subire disagi agli ingressi dei porti della Liguria, da Genova alla Spezia a Vado Ligure: appena una settimana fa l'ultimo blocco all'ingresso del Sech di Genova Sampierdarena, e poi i rallentamenti all'ingresso del Psa per lo sciopero iniziato ieri, lunedì 11 ottobre, e che potrebbe durare una settimana.

"Basta, allora ci fermiano anche noi" hanno gridato esausti gli autotrasportatori che alle parole hanno fatto seguire i fatti bloccando l'ingresso del Psa con i proprio autoarticolati posti di traverso.

Fra le tematiche che contribuiscono a creare tensione fra gli autotrasportatori anche quello dell'obbligo del green pass che scatterà anche per loro venerdì quindici ottobre: siccome si calcola che il 25% dei 10mila camionisti che operano nei porti liguri sia sprovvisto di lasciapassare verde autorità portuale e rappresentanti dei conducenti stanno dialogando per trovare una soluzione. Fra le ipotesi quella di un "drive in" dei tir in cui tutti i camionisti non vaccinati possano sottoporsi al tampone per accedere in porto.