cronaca

Riaperto l'accesso al porto di Genova simbolo del movimento e bloccato da una settimana: c'erano venti manifestanti
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Lo avevano chiesto al prefetto di Genova gli operatori portuali perchè quel blocco stava procurando danni ingenti al porto di Genova: stamane all'alba, intorno alle sei, gli agenti della Digos e della polizia di frontiera, con tanto di reparto mobile a presenziare, hanno liberato il varco Etiopia occupato da venerdì scorso dai no green passa per protestare contro l'introduzione dell'obbligo del pass su tutti i posti di lavoro.

Al momento del blitz c'erano circa venti persone, sei o sette portuali e altri manifestanti, fra cui alcuni arrivati da fuori Genova. Ci sono stati momenti di tensione, un francese residente a Cuneo ha opposto resistenza ed è stato accompagnato in questura per l'identificazione. L'uomo è stato poi arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale dato che si è più volte frapposto all'operato della polizia e degli operai Amiu giunti sul posto per rimuovere le barricate. Per questo motivo è stato deciso di accompagnarlo in ufficio dove ha reagito ancora provocando  contusioni ad un agente poi giudicato guaribile in sette giorni. Verrà processato domani per direttissima. 


Il varco Etiopia era rimasto l'unico accesso al porto presidiato dei tre che erano stati occupati da venerdì scorso, quasi un simbolo nazionale delle resistenza all'obbligo del green pass dove confluivano ogni giorno manifestanti da ogni parte d'Italia uniti dallo slogan "la gente come noi non molla mai".