"Ci siamo fatti firmare tutte le autorizzazioni, ma ci hanno detto che non ci sono soldi. Se vogliamo fare questo intervento, dobbiamo pagarlo di tasca nostra. Dopo quanto successo due settimane fa, non possiamo lasciare l'alveo in queste condizioni. Se arrivasse un'altra piena, saremmo morti. Serve agire immediatamente e così abbiamo chiesto a due mezzi enormi, provenienti dal Piemonte, di venirci ad aiutare. Costano 2500 euro al giorno, consumano circa 300 litri di gasolio al giorno, si fermano da noi almeno due settimane".
Davanti allo stupore. misto all'incredulità della troupe di Viaggio in Liguria, lo dicono Maria e Felice Leoncini. Sono due fratelli di Pontinvrea, entrambi hanno ampiamente superato le 70 primavere. Lei si dedica ai formaggi, con il latte delle sue vacche, fa vendita diretta e mercatini a Savona Lui taglia la legna e la consegna a una grande azienda di Mondovì che, anch'essa sorpresa dalla sua forza, gli riconosce pure il premio produzione solo sognato da tanti giovani privi di quell'energia: "L'ultima stagione, da solo, ho conferito 12 mila quintali".
Doveva essere un'intervista come tante altre. E' quasi l'ora del tramonto quando, al termine di una puntata tra genovesato e savonese, il format del mercoledì sera di Primocanale giunge sulle sponde del torrente Erro. Un bisonte a più ruote e un maxi escavatore lavorano senza sosta nel greto. Fratello e sorella dicono che, solo, per un soffio l'argine ha tenuto salvando le due aziende dal fango e dalla conseguente fine: "Siamo ancora qui perchè aspettiamo che arrivi un ragazzo o una ragazza a dare continuità alla nostra impresa. Tirare giù la saracinesca, dopo una vita di sacrificio, sarebbe un colpo al cuore troppo forte. Ecco, perchè buttiamo nell'Erro 30 mila euro di tasca nostra. Sappiamo che lo Stato non li rimborserà".
Davanti allo stupore. misto all'incredulità della troupe di Viaggio in Liguria, lo dicono Maria e Felice Leoncini. Sono due fratelli di Pontinvrea, entrambi hanno ampiamente superato le 70 primavere. Lei si dedica ai formaggi, con il latte delle sue vacche, fa vendita diretta e mercatini a Savona Lui taglia la legna e la consegna a una grande azienda di Mondovì che, anch'essa sorpresa dalla sua forza, gli riconosce pure il premio produzione solo sognato da tanti giovani privi di quell'energia: "L'ultima stagione, da solo, ho conferito 12 mila quintali".
Doveva essere un'intervista come tante altre. E' quasi l'ora del tramonto quando, al termine di una puntata tra genovesato e savonese, il format del mercoledì sera di Primocanale giunge sulle sponde del torrente Erro. Un bisonte a più ruote e un maxi escavatore lavorano senza sosta nel greto. Fratello e sorella dicono che, solo, per un soffio l'argine ha tenuto salvando le due aziende dal fango e dalla conseguente fine: "Siamo ancora qui perchè aspettiamo che arrivi un ragazzo o una ragazza a dare continuità alla nostra impresa. Tirare giù la saracinesca, dopo una vita di sacrificio, sarebbe un colpo al cuore troppo forte. Ecco, perchè buttiamo nell'Erro 30 mila euro di tasca nostra. Sappiamo che lo Stato non li rimborserà".
Al di là delle considerazioni personali e scontate sulle scelte di Maria e Felice - a 73 anni chi glielo fa fare? - che meritano solo rispetto, ci sono tutte le domande senza risposta: perchè i mezzi da film dentro il torrente arrivano solo in somma urgenza e prima c'è il rischio di denuncia penale, perchè non viene regolamentato definitivamente un campo di burocrazia cervellotica e senza senso, perchè pagano loro?
Vedendo e rivedendo quella passione (video sotto), parte delle risposte mercoledì sera ore 21 a Viaggio in Liguria. Forse.
IL COMMENTO
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