“L’allenatore? Siamo tutti in discussione”, ha ammesso il direttore sportivo Daniele Faggiano, che ha fortemente voluto questo provvedimento, sgradito in parte persino al tecnico, oltre che ai calciatori. Domenica mancheranno Silva, squalificato per due turni, il convalescente Verre e Damsgaard, in via di guarigione.
Dall’inizio della stagione D’Aversa non ha mai potuto contare su Ihattaren e Vieira, soprattutto sul primo, che potrebbe addirittura ritirarsi dal calcio, almeno momentaneamente. Da valutare Colley, vittima di un attacco febbrile in via di risoluzione.
Ma al di là dei risultati e della classifica, sinora il campionato altalenante della Sampdoria ha avuto riflessi molto negativi sulle prospettive di mercato della società. Elementi giovani o relativamente giovani, promettenti e provenienti da un periodo molto positivo come Audero, Augello, Thorsby, ovviamente Damsgaard ma anche Askildsen hanno visto letteralmente stravolte verso il basso le loro quotazioni.
Insomma, se la scorsa estate Carlo Osti, finito poi in Tribunale per questo, non è riuscito a piazzarli a cifre ragionevoli, realizzando quelle plusvalenze necessarie alla sopravvivenza della Sampdoria, è difficile ipotizzare che ciò possa accadere a gennaio, quando Corte Lambruschini andrà di nuovo a caccia di liquidità.
La svalutazione del parco calciatori – più o meno – è già del 50%, malgrado l’arrivo di un allenatore, come aveva sbandierato Ferrero, in grado di sfruttarne le qualità a differenza del pragmatico Ranieri. Ecco perché la Samp spera in una sterzata: a piangere non è solo la classifica ma anche e soprattutto il bilancio.
IL COMMENTO
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