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Due punti nelle ultime cinque partite e quello con la Roma non sembra proprio l’appuntamento giusto per ricominciare a vincere dato il valore dell’avversario. Ma il Genoa ci proverà fino in fondo a mettere a segno un colpo contro le grandi dopo aver sfiorato l’impresa con Juve e soprattutto Fiorentina. Tra i giallorossi non ci saranno Totti e Perrotta, ma non chiamatela "Rometta" come avverte Leon, uno di quei giocatori che potrebbero essere determinanti. Grifone domani alle 18 all’assalto della formazione di Spalletti, ma con intelligenza. Questa è una sfida che vale molto per la classifica anche perchè dei complimenti e basta, Gasperini ne ha piene le tasche. Coraggio e umiltà. Questi gli ingredienti che chiede ai suoi, il tecnico rossoblù che ha recuperato anche Konko e che quindi ha l’imbarazzo della scelta. Al Ferraris arriverà un arbitro di rango, Rosetti di Torino che dovrebe garantire equità che è mancata al Genoa di recente con direzioni di gara penalizzanti: e ci saranno sugli spalti circa 25.000 spettatori, ma mancherà il consueto colore degli striscioni dei club non esposti per protesta contro le norme restrittive imposte dall’osservatorio dopo gli incidenti di due settimane fa. E sarà pure quasi assente il calore della Nord perché le componenti ultrà aderiranno allo sciopero del tifo sempre per i fatti relativi all’uccisione del sostenitore della Lazio e per gli arresti tra gli ultrà. Clima teso, dunque, ma sia la Prefettura che la Questura di Genova tendono ad azzerare i rischi per il pubblico presente. Insomma il Grifone dovrà trascinare lo stadio, scommesa che Rossi e compagni accettano a muso duro per ripredersi i punti persi per strada nelle ultime partite. (Giovanni Porcella)