Politica

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Il Marco Bisagno bis è quasi certo. I 10 giorni che dovrebbero essere cruciali per il futuro della sezione genovese di Confindustria in realtà porteranno a un nulla di fatto. La carica di Bisagno scade il 15 dicembre, ma le riunioni fin qui fatte per decidere un successore hanno evidenziato solo una grande spaccatura all’interno dell’associazione. E così, per non decidere, è quasi sicuro che si opterà per una proroga: Bisagno ancora sei, otto mesi, giusto il tempo di arrivare alla scadenza del direttivo nazionale. Anche perché secondo le indicazioni arrivate da Roma, bisogna adeguare lo statuto della sezione genovese: oggi il presidente dura in carica 3 anni con possibilità di essere rieletto per altri 3. Il nuovo corso prevede un unico mandato di 4 anni. Il consiglio direttivo di Genova che si è riunito il 30 novembre ha chiesto tempo proprio per modificare lo statuto. E così si arriverà, molto probabilmente, alla primavera 2008. Bisagno avrà fatto quasi 4 anni di presidenza e a quel punto potrà essere eletto il successore. Che molto probabilmente sarà Edoardo Garrone che proprio nel maggio 2008, con l’uscita di scena di Luca Cordero di Montezemolo da presidente, si libererà dall’incarico di vicepresidente nazionale. Insomma, Vittorio Malacalza che si era candidato in alternativa a Bisagno rimarrà al palo. Bisagno guadagna un po’ di tempo. Mentre un altro Garrone si appresta a guidare, tra meno di un anno, la sezione genovese degli industriali. (Davide Lentini)