Politica

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Ha destato scalpore il fatto che nel momento in cui governo, Comune, Provincia e Regione sono tutti a maggioranza di centrosinistra, si sia arrivati a una terna e non all’indicazione di un solo candidato alla Presidenza dell’Autorità Portuale.

Questa volta l’indicazione di un candidato unico (come successo per Novi e Gallanti) non era possibile, non per motivi politici, ma per motivi giuridici.

Infatti rispetto a quattro anni fa, una sentenza del Consiglio di Stato obbliga gli enti preposti a indicare una terna. Il fatto vero, la novità, è semmai che si tratta di una terna vera.

Comune, Provincia e Camera di Commercio avrebbero potuto fare una terna finta, con un solo nome forte (altre volte e altrove è avvenuto).

Le proposte avanzate riguardano invece tre personalità con caratteristiche più che adeguante a svolgere il ruolo di Presidente della Autorità Portuale. Non escludo che questo sia frutto anche di una certa dialettica interna al centrosinistra.

Il risultato è, semmai, che questa dialettica ha messo in campo candidati autorevoli. Infatti sulla qualità di ognuno, nessuno ha nulla da eccepire.

Francamente mi pare che questo sia il centro della questione, e anche il riconoscimento che andrebbe fatto al centro sinistra da parte di qualsiasi osservatore.

Come militante del centrosinistra, ma solo come militante, posso aggiungere che sarebbe bene, pur nella obiettiva pluralità dei ruoli, mitigare quella sorta di incomunicabilità che pare esistere tra i principali protagonisti della vicenda.

*Consigliere Regionale Ulivo