Politica

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La questione rifiuti, non iscritta all'ordine del giorno, è stato al centro di un movimentato consiglio comunale di Genova, contraddistinto da urla, un'ammonizione e una sospensione. A dare il là è stato il consigliere Giuseppe Cecconi di Forza Italia che, interrompendo un intervento del sindaco Marta Vincenzi sull'allerta neve, ha detto "Non vorrei fare la fine della Iervolino. Qui è uno schifo. Sono due anni che abbiamo approvato il sito per il termovalorizzatore e sono nove mesi che qui non si decide niente. Finiremo come Napoli". Cecconi ha ricevuto un'ammonizione formale dal presidente del consiglio Giorgio Guerello (che comporta al secondo episodio l'allontanamento dal consiglio), mentre il consigliere Umberto Lo Grasso dell'Ulivo ha coperto le sue urla chiedendo l'intervento di un medico. Precedentemente Giovanni Bernabò Brea di An e Francesco De Benedictis della Lista Biasotti avevano denunciato il fatto che il presidente del consiglio comunale avrebbe respinto domande dell'opposizione sui rifiuti non giudicandole urgenti. Alberto Gagliardi, di Forza Italia, ha invitato a parlare di "impianto di trattamento dei rifiuti e non di termovalorizzatore" e, rivolgendosi al sindaco, ha detto: "Lei è accusata di fare annunci, vorremmo anche fatti. Mentre depuratori ed emergenza neve possono aspettare, sulla spazzatura non c'é tempo da aspettare". Bruno Delpino dei Comunisti Italiani ha accusato l'opposizione di perseguire "interessi economici dei costruttori" e ha ammonito gli amministratori "a fare attenzione al partito del termovalizzatore" che tende a sminuire l'importanza della raccolta differenziata suscitando le reazioni di Gagliardi e le grida di altri. Guerello è stato perciò costretto a sospendere il consiglio e convocare la riunione dei capigruppo.