Hanno scelto la sala di rappresentanza di Tursi, quella dove solitamente si svolgono i matrimoni civili del comune di Genova, per giurarsi non tanto fedeltà, quanto piuttosto condivisione. il sindaco del capoluogo ligure Marta Vincenzi e il presidente della Regione Claudio Burlando (la loro storia all’interno del Partito Comunista prima, i Ds poi, il Pd ora, insegna) non si sono mai amati tanto. Questione di personalità, carattere e idee diverse. Da quando uno è sindaco di Genova e l’altro presidente della Regione, però, queste diversità si sono accentuate. Talvolta sfociando in battibecco. Un esempio su tutti, quello relativo al porto. Ma ora basta, giurano loro. E aggiungono in coro: "Gli organi di informazioni hanno messo del loro nell’accenturare le divergenze". “Ci siamo rotti le scatole di sentir dire che litighiamo - hanno spiegato - E’ vero, abbiamo spesso caratteri e idee diverse, ma lavoriamo entrambi per il bene di Genova e della Liguria”. "Siamo accomunati da grande passione politica - hanno ribadito Burlando e Vincenzi - merce rara oggi. Il nostro unico intento è portare a casa risultati per Genova e la Liguria”. E guai a parlare di nuovo patto antiratelle, quello che siglarono Pericu e Biasotti: "In un momento di grande crisi per il paese vogliamo dare un messaggio di tranquillità ai genovesi". Lasciate dunque alle spalle le polemiche sulla scelta del presidente del porto, i due hanno assicurato che intensificheranno gli incontri soprattutto sui temi del welfare, del diritto allo studio e della casa.
Politica
"Non è vero che litighiamo". La pace di Marta e Claudio
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