La giunta regionale è disponibile a rivedere alcune parti del piano di riorganizzazione ospedaliera, ma non intende tornare indietro rispetto alla "deaziendalizzazione" del Santa Corona di Pietra Ligure. E' quanto emerso dall'accesa riunione di consiglio regionale alla quale hanno partecipato sindaci e abitanti del ponente, soprattutto della provincia di Savona. Il centrodestra aveva chiesto che il piano fosse ritirato. Ma l'ordine del giorno del centrodestra non è passato. Accolto invece un documento della maggioranza che chiede alla giunta di valutare eventuali variazioni del piano. Tutta la discussione è stata comunque molto accesa. Tra i consiglieri più agguerriti il vicepresidente del consiglio, Franco Orsi di Forza Italia: "Come può una maggioranza che si è macchiata di una gestione clientelare della sanità istituendo primariati ad hoc per nominare gli amici, e trasferendo i dirigenti nella notte - ha detto caustico - pensare di poter eliminare anche un solo posto letto?". Ed è stato ancora Orsi ad esibirsi in un velenoso scambio con Vincenzo Nesci di Rifondazione. Il consigliere di Fi, giocando col nome dell’avversario politico e con quello dell’ex consigliere regionale di Rifondazione, Arturo Fortunati (ora a capo di un’associazione che si oppone al trasferimento di ortopedia e traumatologia dall’ospedale della Spezia) ha affermato: "Una volta eravate Nesci e Fortunati, ora siete solo Nesci". "Il giochino sui nomi è tipico dell’epoca fascista - ha ribattuto l’altro - Meglio Nesci che collusi con un presidente che festeggia a cannoli una condanna a 5 anni". Dall’ala dell’opposizione ha risposto Matteo Marcenaro dell' Udc: "Parlate voi che eravate con l’Udeur". Pronto il presidente del consiglio Giacomo Ronzitti ha invitato il "collega Marcenaro, particolarmente eccitato", alla calma. In mattinata l’intervento di Marcenaro, con una t-shirt con scritte pro Santa Corona, si era già contraddistinto per il sarcasmo. Parlando della deaziendalizzazione del Santa Corona di Pietra Ligure aveva ricordato come sia stata acquistata un’auto per permettere al direttore generale i suoi trasferimenti a Savona. "Speriamo almeno che faccia car-sharing e trasporti anche gli altri dipendenti" ha detto, e quando l’assessore regionale alla sanità, Claudio Montaldo, ha preso la parola per spiegare che l’auto era vecchia e che per questo era stata sostituita, ha rimarcato "Allora l’ospedale, che è del 700?". Scatenato anche il capogruppo di An Gianni Plinio "Questo piano è una ’ciofecà - ha osservato - Se volete risparmiare, tagliate le consulenze inutili, le spese per le auto blu, quelle di rappresentanza e i viaggi all’estero. Repetita ’stufant’, ma certe volte ’juvant"’. Alla fine abitanti e sindaci del savonese hanno annunciato clamorose forme di protesta: blocchi stradali e ricorsi al Tar.
Politica
Accesa discussione sul piano sanitario. Minacce di ricorso al Tar
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