Cronaca

1 minuto e 4 secondi di lettura
Non era in grado di pagare lo stipendio del suo unico dipendente, così un piccolo
imprenditore di Cogoleto ha deciso di chiedere un prestito di 5 mila euro a un amico che si è poi rivelato essere un usuraio. L'uomo, un noto commerciante di Arenzano di 40 anni incensurato, gli aveva infatti chiesto a fronte del prestito elargito un totale di 13400 euro. E' stato arrestato dai carabinieri di Arenzano, al termine di una complessa indagine, insieme ad un complice, un 45 enne di Savona, già noto alle forze dell'ordine. Ora entrambi dovranno rispondere dell'accusa di estorsione ed usura. Secondo la ricostruzione degli agenti il presunto amico si sarebbe offerto di prestare 5 mila euro per poi chiederne indietro prima 7 mila e poi oltre 13 mila. Durante un incontro con i due, il piccolo imprenditore è stato minacciato con una pistola tipo Beretta, risultata poi finta. Dopo pochi giorni, grazie a parenti ed amici, la vittima è riuscito a restituire 8 mila euro, ricevendo un minaccioso ultimatum per la consegna del restante denaro. Disperato, si è quindi rivolto ai carabinieri di Arenzano che hanno prodotto 1000 euro fotocopiati e siglati, facendo fissare un nuovo incontro. Al momento della consegna del denaro l'imprenditore è stato aggredito e malmenato, ma grazie al tempestivo intervento dei carabinieri i due sono stati bloccati e arrestati.