Politica

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Sabato e domenica i fondatori del Partito Democratico in Liguria potranno dire la loro su chi vorrebbero nelle liste elettorali, che saranno pronte entro il 2 marzo, una settimana prima della scadenza di legge. Non saranno primarie vere e proprie, ma consultazioni democratiche, come indicato nel regolamento studiato dal ligure Andrea Orlando, della segreteria organizzativa del Pd e approvato oggi a Roma. “I tempi sono strettissimi – conferma di ritorno dalla capitale il coordinatore ligure Mario Tullo – ma nel fine settimana contiamo di chiudere la partita”. Di fatto i fondatori potranno indicare una serie di nomi di possibili candidati. Ne uscirà una rosa sulla quale dovranno poi lavorare i segretari regionali per la composizione delle liste vere e proprie. Sarà il segretario nazionale, Veltroni, a decidere i capolista. E in Liguria la partita è apertissima. A meno dell’arrivo di candidati di caratura nazionale, è possibile che prima nella lista della Camera sia Roberta Pinotti. Se non verrà scelta come capolista ligure al Senato. A quel punto sarebbe Andrea Orlando a fare il primo alla Camera. Nulla però è ancora definito. Sul fronte del centrodestra, da Forza Italia tutto tace. Al coordinamento regionale si limitano a dire che la settimana giusta per definire le liste sarà quella tra il 3 e l’8. Ma c’è chi è preoccupato per la propria ricandidatura: è il caso di Biondi e Nan che nell’ottica di un ringiovanimento delle liste potrebbero non trovare più posto. (Davide Lentini)