Cronaca

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Il marito dell'amante di Luigi Damonte, un italiano di origini calabresi, ed un cittadino rumeno sono stati sottoposti nel pomeriggio a fermo di polizia giudiziaria dai carabinieri perché indiziati di omicidio volontario. I due vengono ora interrogati, alla presenza dei loro avvocati, dal sostituto procuratore della Repubblica Pier Carlo Di Gennaro presso il comando provinciale dell'Arma a Forte San Giuliano. I carabinieri del Reparto Operativo provinciale e della compagnia di Arenzano avrebbero fatto così luce sul delitto: è confermato che il movente sarebbe la gelosia. Il marito della compagna di lavoro, albanese, di Damonte aveva già minacciato il rivale ed avrebbe teso con il rumeno l'agguato mortale. L'arma con cui il magazziniere della Coop è stato selvaggiamente picchiato alla testa, un grosso ramo di pino, è stato trovato, insanguinato, sul luogo dell'aggressione ed è stato sequestrato.