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Chi era preoccupato sul rendimento di Fantantonio dopo un mese di stop è rimasto servito nel match con il Livorno. Quattro minuti e lo scugnizzo di Bari Vecchia era già pericoloso, poi le solite botte. E qui la sorpresa. Nessuna reazione verbale, nessuna protesta. Eppure ad un certo punto Knezevic casualmente lo aveva trasformato nel suo cavallino a dondolo, ma lui niente. Qualche smorfia e via a ripartire con le sue giocate, magari meno sfavillanti, ma sempre efficaci tanto che quel gol vaticinato dal mago Antonio all’incupito Bonazzoli in settimana diventava realtà al minuto 39’ con l’assist per il gigante buono. Più Fantantonio nella ripresa con un attaccante vero accanto, ma mai sopra le righe. Ecco come le energie si possono trasformare. Buono, bravo e innamorato: ecco il nuovo Cassano.