Cronaca

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Due suore Immacolatine, che lavorano nel reparto della clinica genovese Villa Serena dove aveva operato il ginecologo Ermanno Rossi, sono state sentite oggi in procura dal pm Sabrina Monteverde come persone informate dei fatti. Il medico si era suicidato l'11 marzo dopo essere finito al centro di un' inchiesta su aborti eseguiti senza rispettare le procedure della legge 194. Ad accompagnare le suore in procura per gli interrogatori, che si sono conclusi alle 18, è stato l'avv. Paolo Costa, in qualità di sostituto dell' avv. Pierpaolo Bottino, legale della Clinica Villa Serena. L'attenzione del pm è ora focalizzata sulla clinica privata, con l'obiettivo di capire se fossero le suore a prestare assistenza prima e dopo gli interventi, e se di conseguenza qualcuna potesse avere consapevolezza o almeno sospettato di certi interventi eseguiti da Rossi. L'ipotesi dell'accusa è infatti che Rossi abbia eseguito nella clinica due interruzioni di gravidanza fuori dalle regole della 194 facendole apparire come raschiamenti della cavità uterina dopo aborti spontanei. Gli investigatori hanno inoltre individuato l'anestesista e due infermiere ferriste che hanno partecipato agli aborti illegali a Villa Serena, forse a loro insaputa. Non si conosce per ora se saranno sentiti come persone informate dei fatti oppure se riceveranno l'avviso di garanzia. Ufficialmente il numero degli indagati è sempre nove di cui otto donne che hanno interrotto illecitamente la gravidanza e il ginecologo suicida.