Cronaca

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Sono ripresi, nonostante la pioggia, i lavori nella parte del padiglione B della Fiera del Mare di Genova non interessata dal crollo della struttura metallica avvenuto ieri. In media una sessantina gli operai al lavoro. La parte crollata è sotto sequestro. Nei gabbiotti, centrali operative di ingegneri e tecnici, nessuno parla. Mentre gli operai che incontriamo tirano un sospiro di sollievo per il pericolo scampato: "Se non fosse stato per la pioggia qualcuno ci sarebbe rimasto sotto". Poteva finire come al museo del Mare dove morì Albert Koljeja. Ora si attende che il magistrato visiti il cantiere. Scontata l’apertura di un’inchiesta i cui tempi sono incerti e rischiano di far slittare l’aperura per il Salone Nautico. La domanda è come sia possibile che un mostro di acciaio sia possa piegare in due come un biscotto? Brutta faccenda per la Fiera internazionale di Genova che si sta rifacendo il look a firma dell’architetto Jean Nouvel, autore di opere come l'Arab World Institute di Parigi e il Teatro dell'Opera di Lione. Il tetto, la cui struttura è crollata, è l’elemento caratterizzante, un'enorme superficie specchiata visibile anche dall’aereo, biglietto da visita eccezionale per Genova. Peccato che ci sia qualche problema in corso per i finanziamenti: sembra che la Fiera abbia cercato di far cambiare il progetto, eliminando proprio questo tetto, per mancanza di fondi. Jean Nouvel si sarebbe infuriato minacciando di abbandonare tutto. Come biasimarlo?