Politica

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Il sindaco di Genova Marta Vincenzi al Gaslini ha accolto papa Benedetto XVI nella "città di Maria", una città "operosa, prudente, generosa nell'impegno solidaristico verso i deboli ed i sofferenti, aperta all'accoglienza e attenta ai principi della giustizia e del bene comune", ma come ha detto in un passaggio del suo intervento "attraversata dai segni dell'inquietudine contemporanea". Tema, quest'ultimo, che rimanda a Cristo e a scritti che il papa ha fatto anche in qualità di teologo. "Non dandoci come obiettivo l'individuazione del bene assoluto che non spetta alle Istituzioni dello Stato democratico perseguire - ha proseguito il sindaco - operiamo per il bene collettivo, affinché i cittadini possano orientare le loro condotte di vita senza imposizioni o limitazioni improprie. Pensiamo che favorire nuovi spazi di autonomia, libertà e responsabilità personali sia il miglior modo per aiutare la stabilità sociale, condizione quanto mai necessaria allo sviluppo dell'individuo e della collettività ". Un'affermazione questa sulla laicità dello Stato e delle sue Istituzioni, che distingue tra il ruolo della Chiesa, che indica il bene assoluto e quello delle Istituzioni, che operano per il bene collettivo sforzandosi di affermare principi ma evitando di caricare di significato etico le scelte politiche.