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Inizieranno venerdì gli interrogatori di garanzia, da parte del gip Roberto Fucigna, dei cinque arrestati (di cui uno ai domiciliari) per l'inchiesta sugli appalti delle mense scolastiche del comune di Genova Il gip non ha accolto solo una richiesta di arresto nei confronti del direttore della Asl 2 savonese, Alfonso Di Donato, mentre ha ipotizzato l'accusa di associazione per delinquere per un quarto indagato (il pm l'aveva chiesta solo per tre indagati). Gli ordini di custodia cautelare hanno riguardato gli ex consiglieri comunali dei Ds Massimo Casagrande e Claudio Fedrazzoni, il portavoce del sindaco di Genova Stefano Francesca l'ex dirigente delle finanze della Regione Giuseppe Profiti, che è ai domiciliari. Arrestato anche l'imprenditore Roberto Alessio della Alessio Carni di Vercelli. Nessun provvedimento è stato invece eseguito a carico dei due ex assessori del comune di Genova Paolo Striano e Massimiliano Morettini: le loro posizioni sembrano più defilate rispetto agli altri. Nessun provvedimento - come detto - anche per Alfonso Di Donato. Per Francesca, Fedrazzoni, Casagrande e Alessio si ipotizza l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d'asta, mentre per Profiti l'ipotesi di accusa è solo quella di turbativa d'asta. Massimo il riserbo degli inquirenti sulla vicenda. Il Procuratore Capo di Genova Francesco Lalla ha infatti vietato l'accesso ai giornalisti a Palazzo di Giustizia e diffidato gli organi di polizia giudiziaria a dare qualsiasi notizia alla stampa.