Cronaca

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I genitori separati che hanno dei bambini e li usano come "strumento di rivendicazioni" nei confronti dell'ex partner se non riescono ad abbassare la loro "conflittualità" rischiano di perdere l'affidamento dei loro figli che passa al Comune di residenza. Lo sottolinea la Cassazione che ha convalidato l'affido al Comune ligure di Castiglione Chiavarese di Massimo e Monica, due minori i cui genitori separati - che avevano l'affido congiunto dei due adolescenti - litigavano in continuazione e sobillavano i figli contro l'ex consorte. Senza successo Virgilio B., padre dei due bambini, ha protestato in Cassazione contro la decisione della Corte di Appello di Genova che, nel 2003, aveva affidato i due fratellini all'ente locale disponendo che la femmina continuasse a stare col padre, mentre il maschio poteva continuare a vivere con la madre,Cinzia V.. In primo grado, invece, il tribunale di Chiavari, nel 2001, aveva stabilito l'affido congiunto dei figli. Ma nel proseguimento della causa il consulente tecnico dei giudici -sentiti i genitori e i figli- si era accorto che Massimo e Monica "mostravano segni di sofferenza,determinata dalla incapacità dei genitori di avviare un pur minimo dialogo fra loro, e dalla tendenza di utilizzare i figli quale strumento di offesa e di rivendicazione". In sostanza "era evidente l'incapacità dei genitori di comprendere le reali esigenze dei due ragazzi", anche se Virgilio e Cinzia erano "astrattamente" in grado di ottenere l'affido "per l'assenza di condizioni psicopatologiche". In poche parole i due ex "non erano in grado di superare il loro conflitto", ad esempio la madre cercava di portare il figlio dalla sua parte con atteggiamenti più permissivi di quelli del padre,come chiudere un occhio sui compiti,lasciandolo uscire spesso e regalandogli il motorino. Con Monica la mamma, invece, usava la linea 'dura' punendola perché voleva vedere il padre. La Corte di Appello ha 'punito' i due genitori eterni duellanti imponendogli di avere il Comune come referente per tutte le questioni che riguardano i figli. Con la sentenza 14042 la Suprema Corte ha ritenuto corretta questa decisione che potrà essere rivista solo quando i due ex diventeranno più maturi e responsabili. (Ansa)