Nella storia della città di Genova, storia di gente civile, non è mai accaduto che un organo di informazione venisse messo alla porta da un sindaco. Lo ha fatto con Primocanale la sindachessa Marta Vincenzi, padrona di Palazzo Tursi, duchessa di via Garibaldi, dispensatrice di serate rock, irritata dall’inchiesta che noi stiamo facendo sui soldi sprecati per il concerto di Vasco Rossi.
Non mi interessa ora entrare nella vicenda dei conti, che continueremo a scandagliare a 360 gradi. E non solo quelli del Summer Festival. Ma vorrei ricordare alla borgomastra dei caruggi che Palazzo Tursi non è casa sua, i denari che gestisce e spende o per Vasco Rossi o per gli sfrattati (e sarebbe stato meglio) non sono i suoi. Sono dei cittadini che la preside non può permettersi di cacciare da un Palazzo che, istituzionalmente è di tutti i genovesi. Reduce da una esemplare disfatta nella scelta dei suoi uomini la signora impari almeno la civiltà, le buone maniere, e l’umiltà.
La vita spericolata la lasci ad altri.
IL COMMENTO
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