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Il confronto tra i principali candidati a sindaco nella sede di Confesercenti Genova
3 minuti e 52 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
I candidati a sindaco di Genova a ConfesercentiI candidati a sindaco Silvia Salis, Mattia Crucioli e Pietro Piciocchi

Secondo confronto, dopo quello di Spediporto, per i principali candidati a sindaco di Genova, tra Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione), Pietro Piciocchi (centrodestra) e Silvia Salis (centrosinistra). Al centro del dibattito il tema legato al piccolo commercio grazie a un'analisi urbanistica, dei flussi, dei bacini d'utenza e del marketing territoriale. Due studi sui Centri integrati illustrati ai candidati, con la richiesta di proteggere e incrementare il commercio di prossimità. Estratti a sorte, Crucioli Piciocchi e Salis hanno avuto dieci minuti di tempo per presentare la propria idea di città, dal punto di vista commerciale.

Ripartire dai municipi e dai Civ

La prima a intervenire è stata Silvia Salis, che ha ribadito l'importanza di puntare sui Civ e i Municipi. "Il ruolo dei municipi è fondamentale, ci vuole una potenza economica importante per sviluppare le attività sul territorio, la macchina comunale è lenta e ha difficoltà a dare risposto immediate - spiega la candidata del centrosinistra Silvia Salis -. Il municipio deve essere il collante tra il territorio e la macchina comunale, aggiungo che serve una moratoria sulla grande distribuzione perché ce ne è a sufficienza, perché insieme a certi elementi esterni la Gdo va contro l'interesse della piccola distribuzione". L'ex atleta genovese punta i fari su una città composta da anziani, per cui diventa fondamentale puntare sul piccolo commercio, arrivando in 15 minuti nei luoghi da raggiungere. "Serve tavolo permanente con i civ che funzioni e sia implementato, abbiamo bisogno di una visione di 10/20 anni nonostante le emergenze vadano gestite nell'immediato - prosegue Salis -. Credo che un nuovo modo di rapportarci sia possibile, a questo aggiungo l'aspetto legato alla sicurezza, molto importante: più saracinesche si abbassano più si perdono i posti di lavoro". Salis non perde di vista nemmeno la moria dei grandi marchi che lasciano la città, sesta in Italia. "La parola è collaborazione con tutti gli strati della società, che rende più facile il lavoro e il ruolo del comune, il nostro obiettivo è quello di avere un rapporto permanente per una città di merci che devono essere collegate alle proposte politiche" ha chiosato Salis.

La mobilità al centro del futuro

Secondo, in ordine di sorteggio, il vicesindaco reggente e candidato del centrodestra Pietro Piciocchi. "Noi abbiamo sempre collaborato in modo attivo con tutte le realtà che esprimono categorie di commercio e artigianato, come Confesercenti ed è stato il frutto di un lavoro comune che interessato i presidenti dei municipi - spiega il candidato del centrodestra Pietro Piciocchi -. Il piano del commercio e la salvaguardia del commercio di vicinato hanno evidenziato anche importanti interventi su cui l'amministrazione ha mediato". Piciocchi cita poi lo Skymetro che è considerato il viatico per incentivare la mobilità e il commercio. "A Genova abbiamo pochi spazi con il problema dei parcheggi, centrale, e la realizzazione di parcheggi in centro come piazza Dante, piazza Colombo, via Fiasella, a questo aggiungo che è importante creare eventi e attrazioni, come il distretto del food, dell'artigianato tessile" ha proseguito Piciocchi. Arriva poi la proposta di una città universitaria, un campus a cielo aperto: il centrodestra vuole realizzare studentati, moderni, dove gli studenti possano passare il tempo libero e fare iniziative. "Noi crediamo che le infrastrutture e la mobilità devono rendere Genova accessibile sempre di più, e l'aeroporto sarà centrale, anche i vigili di quartieri sono fondamentali - ha ribadito il candidato del centrodestra -. Il rapporto con la grande distribuzione e il vicinato è sbagliato se diventa ideologico. Vogliamo che le strutture vadano a beneficio di interventi sul territorio, dando contributi importanti".

La grande distribuzione nell'occhio del ciclone

Ultimo a intervenire il consigliere comunale uscente, ricandidato a sindaco, Mattia Crucioli. "Io credo che Confesercenti sia una realtà fondamentale, penso che la media e la grande distribuzione siano peggio del commercio di vicinato e bisogna prendere una posizione chiara su questo - commenta Mattia Crucioli -. Io credo che tutto non ci può stare sul territorio, io ho votato a favore del piano del commercio anche se non mi appartiene ma era importante farlo, bisogna mettere a fuoco che commercio, mobilità e pianificazione urbanistica sono connesse". Crucioli si è detto poi contrario all'estensione della Ztl. "Bisogna fare un incentivo del commercio di vicinato, come ritengo ottima l'idea della tessera fedeltà per usare nelle partecipate del comune di Genova, oltre alle giornate gratis con partecipata del Comune - chiosa Crucioli -. Incentivi e disincentivi, piccole botteghe di alta qualità il comune per lavorare sui parcheggi e le zone a disco gratuito, incentivo fiscale per abbattere la Tari. Dobbiamo disincentivare la grande distribuzione per ridistribuire la ricchezza".

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