“Una tv faziosa che ha portato avanti una polemica pretestuosa, quasi fosse un’inchiesta giudiziaria. Abbiamo pestato qualche callo con scelte che non sono piaciute per ragioni puramente commerciali”. Con questa elegante frase pronunciata alla festa di Rifondazione, Marta Vincenzi, sindaco pro-tempore di Genova, ha definito l’inchiesta di Primocanale sui costi del Summer Festival e del concerto di Vasco Rossi. Chiedo scusa ai tele-lettori se ritorno sul tema, ma vengo tirato per i pochi capelli.
1. Primocanale, come ogni organo di informazione, quando ritiene di doverlo fare, cerca di approfondire alcune scelte degli amministratori. Lo abbiamo fatto quando era sindaco il professor Pericu che si irritò, (ricordo le pulci alla giunta dopo la catastrofica scivolata sulla maxi nevicata) non venne più ospite nelle nostre trasmissioni, ma non ci impedì si partecipare alle sue conferenze stampa che, per fortuna, erano pochissime e non dei serial come quelle della Vincenzi.
2. Se fare domande, cercare di capire quello che non si capisce bene è faziosità, allora d’accordo: siamo faziosi.
3. Ci sono inchieste giornalistiche e inchieste giudiziarie. La nostra era, è, un’inchiesta giornalistica.
4. Affermare che ragioni commerciali spingerebbero i giornalisti di Primocanale a fare certe inchieste è una affermazione di pessimo gusto e diffamatoria. I giornalisti di Primocanale lavorano in una tv privata, un’azienda che non usufruisce di canone e che, logicamente, vive di ascolti e di pubblicità. Ma fanno i giornalisti in modo corretto e onesto come tanti altri loro colleghi delle emittenti locali.
5. C’è un vizio in questa strana città. A ogni inchiesta giornalistica la prima domanda che ci sentiamo fare è: che cosa c’è dietro? Come se ogni articolo, ogni servizio avesse uno sponsor politico o commerciale o una ragione nascosta e irriferibile. Non siamo né santi, né verginelle immacolate, sappiamo che ogni articolo può dare vantaggio a uno e svantaggio ad altri, ma stare dietro a tutte le sollecitazioni che ci arrivano con il nostro lavoro di cronisti sarebbe fisicamente impossibile. E’ chiaro che ogni inchiesta parte da qualche cosa: una soffiata, una segnalazione, una malignità, una frase sfuggita. Ma per fare un servizio non bastano questi elementi. Occorrono riscontri, risposte, documenti. Lentini e Vassallo si sono documentati e poi hanno rivolto alcune domande. Nel Granducato della Vincenzi fare domande è un reato.
6. In quanto ai calli, forse, è meglio che la Signora stia attenta ai suoi: qualcuno glielo hanno già pestato. Ed è stato doloroso assai.
IL COMMENTO
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