Cronaca

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Quindici condanne a pene variabili fra i cinque mesi e i cinque anni, trenta assoluzioni: questo il verdetto del processo a Genova contro quarantacinque ufficiali, guardie carcerarie e medici imputati di aver sottoposto a sevizie pi di duecento no global nella caserma di Bolzaneto durante il G8 del 2001. La camera di consiglio durata undici ore: alla fine stata cancellata l'ipotesi di tortura, sostenuta dalla Procura di Genova, in Italia non riconosciuta con una legge specifica. A fronte di una richiesta complessiva di settantasei anni di reclusione, i giudici ne hanno inflitto solo ventiquattro anche se, grazie alla prescrizione, nessuno degli imputati andr in galera. La pena pi ingente, cinque anni, per Antonio Biagio Gugliotta, ispettore della polizia penitenziaria. Alessandro Perugini, l'ex numero 2 della Digos del capoluogo ligure, stato condannato a 2 anni e 4 mesi; un vice-questore genovese, Anna Poggi, a 2 anni e 4 mesi; Giacomo Toccafondi, medico coordinatore del servizio sanitario a Bolzaneto, a un anno e 2 mesi; Daniela Maida, ispettore superiore, a 1 anno e 6 mesi; Antonello Gaetano a 1 anno e 3 mesi; gli ispettori Matilde Arecco, Natale Parisi, Mario Turco e Paolo Ubaldi a 1 anno di reclusione ciascuno; Massimo Luigi Pigozzi, assistente capo della polizia di Stato, a 3 anni e 2 mesi di reclusione; Barbara Amadei a 9 mesi, Alfredo Incoronato a 1 anno, il medico Aldo Amenta a dieci mesi. La pena pi mite stata inflitta a Giuliano Patrizi, 5 mesi. Tra gli assolti anche l'attuale generale della polizia penitenziaria, Oronzo Doria, per il quale erano stati richiesti tre anni e mezzo di reclusione. Il ministero degli Interni e quello della Giustizia sono stati condannati a pagare i danni materiali e morali subiti dalle parti civili. (Dario Vassallo)