Cronaca

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Lo spacciare per veri alcuni falsi reperti archeologici è costato una denuncia ad un milanese di 51 anni trovato a Sarzana mentre cercava di smerciare fossili di presunta origine polacca all'interno del mercatino antiquario 'La soffitta nella strada'. L'uomo aveva messo in una vetrinetta alcuni oggetti, precisando in un cartello che si trattava di fibule romane del 1000 prima di Cristo, e di terracotte celtiche del 500-800 dopo Cristo. Aveva scritto anche che si trattava di reperti polacchi, già sequestrati dalla Soprintendenza ma poi restituiti non essendo italiani. La storia non ha convinto i carabinieri spezzini, appoggiati dagli specialisti del Nucleo tutela patrimoniale di Genova: i militari hanno scoperto che davvero si trattava di materiale già sequestrato, ma dai colleghi dell'Arma di Vigevano, che nell'ottobre del 2007 avevano accertato che si trattava di patacche. Per questa ragione, il materiale era stato restituito. L'uomo è così denunciato per frode in esercizio commerciale. Le indagini stanno cercando di appurare se dietro il giro dei falsi ci sia un'organizzazione vera e propria.