Politica

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L'esclusione di Stefano Zara dal collegio di saggi che stilerà le candidature alla presidenza di Confindustria Liguria "può essere attribuibile al desiderio di disporre di maggiori margini di manovra nella designazione dei candidati alla presidenza". Lo scrive lo stesso Zara in una lettera aperta. In sei punti, Zara spiega la sua posizione partendo dall'analisi della norma dello Statuto di Confindustria Genova con la quale si escludono i past president "non dalla commissione di designazione" bensì "dal ruolo di membro della giunta". "Lettera e ratio dello Statuto sono chiarissimi - scrive Zara - e dunque la mia esclusione è un vero e proprio arbitrio. E le circostanze in cui l' esclusione è avvenuta sono a dir poco sorprendenti".Il problema della presunta incompatibilità, secondo Zara, "infatti è stato sollevato solo al momento della procedura per la costituzione della Commissione di designazione dei saggi". "Il ruolo di saggio - conclude Zara - è di tipo notarile e a questa regola mi sono sempre attenuto ed è quindi da escludere ogni mia propensione a favore o contro qualsivoglia candidatura. Come è certo che nulla di quanto sopra esposto è attribuibile alla responsabilità dell'attuale presidente per il quale manifesto apprezzamento e stima". Zara conclude prendendo atto "con amarezza e disappunto" dell' "imbarbarimento dei rapporti associativi, di certo non uno dei migliori viatici per la nuova presidenza".