Cronaca

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"Fu una perquisizione con modalità perfette rispetto al reato di associazione a delinquere": lo ha detto il difensore di Giovanni Luperi, vicecapo dell'Ucigos, l'Ufficio centrale per le investigazioni generali e per le operazioni speciali, ai tempi del G8, l'avvocato Carlo Di Bugno del foro di Lucca, nella prima udienza del processo Diaz dedicata alle difese dei 29 poliziotti accusati a vario titolo di falso, calunnia, abuso in atti d'ufficio e concorso in lesioni. Di Bugno ha rimarcato che non vi è alcuna prova che Luperi si trovasse nella scuola all'inizio della perquisizione e che avesse visto il giornalista inglese Mark Covell a terra dopo esser stato picchiato. "Alla Diaz - ha sostenuto il legale - non ci fu nessun comportamento che violò le regole". Infine Di Bugno ha insistito sulle sussistenza delle prove che suffragarono l'ipotesi di associazione a delinquere da parte degli occupanti dell'edificio, come il lancio di pietre contro le pattuglie di poliziotti e la chiusura del cancello della scuola. Nel pomeriggio continuerà l'arringa dell'avvocato Di Bugno e ci sarà l'intervento del codifensore di Luperi, Luca Marzaduri, sempre del foro di Lucca.