Politica

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Il Rettore appena insediato ha presentato il suo governo, fatto di ministri e sottosegretari. E’, sulla carta, un buon governo con le persone giuste al posto giusto. Il prorettore vicario, il numero due è Maurizio Martelli, giovane preside di Scienze, con vasta esperienza americana che potrà portare nuovi metodi all’interno dell’Ateneo. Pino Boero, serio ma non pedante pedagogista, ex preside di Scienze della Formazione andrà a occuparsi proprio della didattica e della formazione e Michele Marsonet, ex preside di Lettere e filosofia curerà gli Esteri. Gianni Vernazza padre del progetto di Politecnico rafforza il gruppo con una vasta esperienza di rapporti tra Università a mondo industriale e poi l’inserimento del professor Enzo Roppo, grande giurista e riconosciuto maestro del diritto a Giurisprudenza potrà curare il lato legale che, per molti noti motivi, è piuttosto ingarbugliato. Ci sono altri ancora nel governo di Giacomo De Ferrari e tutti di primordine. Bene. Ora al lavoro. L’efficienza è una delle prerogative di De Ferrari che sa muoversi molto bene nei complessi corridoi della vita universitaria. Avrà diversi obbiettivi: il caso dell’Albergo dei Poveri da trasformare con giusta ambizione (guai se non ci fosse) in vero campus universitario, il ringiovanimento della classe docente, l’ amministrazione sclerotizzata e inavvicinabile, governata per anni con stile assolutista, la qualità di vita degli studenti che è piuttosto bassa. Speriamo che da qui, proprio dall’amministrazione parta il rinnovamento. Per fortuna la giunta Burlando, attraverso il vice Massimiliano Costa è molto attenta alle questioni universitarie. Quindi gli auspici per che tutto vada bene, ci sono.