Cronaca

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Nuova pista per il delitto di Angelo Pierè, il portuale in pensione di 76 anni, trovato morto lunedì pomeriggio nel suo appartamento in via del Campo, al civico 13, nel centro storico di Genova. L'autopsia ha stabilito che l'uomo è stato ucciso. Finora i carabinieri avevano seguito la pista nel giro delle amicizie gay di Peirè, che non aveva mai fatto mistero della sua omossessualità. Ora però i sospetti si concentrano anche in altri ambienti: sembra che l'uomo fosse invischiato in un giro di ricettazione di gioielli, ma anche di generi alimentari, che pagava in contanti con soldi che teneva in casa in quantità notevole e che potrebbero avere motivato l'assassino. A casa sua salivano molte persone, specie di notte: via vai che non è passato inosservato. Lo cercavano persone di tutti i tipi: da giovani 20enni a 50enni, stranieri e italiani. E proprio su queste persone sarebbero indirizzate le attenzioni degli investigatori che in questi giorni avrebbero accentrato la loro attenzione su un numero ristretto di sospetti. E sarabbero già stati identificati due giovani romeni con numerosi precedenti penali, braccati dalle forze dell'ordine.