Cronaca

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Entro maggio la Società Autostrade monterà sei nuovi tutor per il controllo elettronico della velocità dei mezzi nel tratto della A26 tra Voltri e Ovada, in entrambe le direzioni. Si tratta di un dispositivo che segue l’auto per verificarne la velocità media e punire il comportamento scorretto prolungato nel tempo senza penalizzare, per esempio, il superamento dei limiti per i pochi secondi necessari a un sorpasso. Il sistema di controllo (Sicve) della velocità media viene applicato su un percorso di 10-25 chilometri, secondo le tratte, tra due basi di rilevamento. Le telecamere collocate nei portali o sotto i cavalcavia registrano tutte le auto in transito comprese le loro targhe. Un computer ad alta capacità operativa, situato nella sede centrale di rilevamento, calcola la velocità media. Se rileva un’infrazione, trova le immagini di “start” e “stop” della verifica e identifica la targa. A questo punto interviene l’agente della polizia stradale addetto che accerta la corrispondenza tra la vettura segnalata dai sensori e quella individuata dalle immagini. Una volta che anche questo passaggio è stato fatto, il sistema stampa il verbale e lo notifica al proprietario del mezzo. Una procedura tutto sommato abbastanza semplice.