Cronaca

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E' morto, la scorsa notte, all'ospedale Villa Scassi di Genova, dopo circa 20 giorni d'agonia, l'immigrato cinese di 48 anni che il 18 maggio scorso si era gravemente bruciato su oltre il 60 per cento del corpo per motivi che rimangono tuttora un mistero. L'uomo era stato ricoverato in prognosi riservata al Centro Grandi ustionati di Sampierdarena. Sul caso indaga la polizia, che non esclude alcuna ipotesi: dall'infortunio sul lavoro, all'incidente domestico, al gesto doloso da parte di qualcuno. Stando a una prima ricostruzione, la vittima, nata nello Sri Lanka malgrado la cittadinanza cinese, con residenza a Savignone del Rubicone (Forlì-Cesena), era stato portato al pronto soccorso dal fratello al quale era stato affidato da altre persone sconosciute. Sembra che, ancora cosciente al momento dei soccorsi, avesse più volte gridato ai medici la parola 'gas' e che fosse seminudo.