Cronaca

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Questi i dati definitivi sull'affluenza alle urne per il rinnovo del Parlamento europeo. In Liguria ha votato il 65% degli aventi diritto contro il 72,3% dell'affluenza avvenuta nel 2004: anche in quella occasione si votò il sabato e la domenica. A Genova ha votato il 59% della popolazione che la volta precedente registrava una percentuale del 68,3%. Sull'Europa che conosce il suo record di diserzione del voto, con meno di un elettore su due alle urne, soffia vento da destra, ma si rivedono anche i Verdi. E in Italia il Pdl frena e sfiora il 35%, il Pd arretra al 26,5% sulle politiche (dove aveva il 33%) ma non crolla. Soprattutto crescono la Lega che sfonda e supera quota 10%, arrivando a quasi l'11% e diventando così una forza a due cifre percentuali, e l'Idv di Antonio Di Pietro che vola a oltre il 7,5%. Premiata anche l'Udc che si attesta quasi al 6,5%. *PDL, MANCA L'OBIETTIVO 40% E IL PD PERDE 6 PUNTI - Il Pdl, che sperava di raggiungere e superare la quota-simbolo del 40%, cala di due punti e mezzo rispetto alle politiche di un anno fa, mentre sono circa sei i punti persi dal Pd rispetto alle politiche. Sempre nel campo del centrosinistra, l'Italia dei Valori per poco non raddoppia il 4,4% conquistato un anno fa. * FUORI DA STRASBURGO SINISTRA, RADICALI E MPA - La tagliola della quota di sbarramento del 4% fa strage dei partiti più piccoli: restano fuori dal Parlamento europeo sia la lista promossa da Prc e Pdci, sia Sinistra e Libertà, poiché entrambe si fermano a qualche decimale nei dintorni del 3%. Supera appena il 2% l'Mpa insieme alla Destra e ai Pensionati e ai radicali non basta il 2,5%. * PPE PRIMO GRUPPO, VINCONO VERDI E DESTRA, PSE IN CALO - Nel complesso, guardando ai risultati nei singoli Paesi europei, il Ppe si conferma come gruppo più consistente, mentre segna un netto arretramento il partito socialista con risultati deludenti in Francia, Spagna e Gran Bretagna. Forte, invece, l'affermazione della destra estrema e, a sorpresa, decisa affermazione dei Verdi e delle liste ambientaliste. * AFFLUENZA IN PICCHIATA, ALL'AQUILA VOTA UNO SU 4 - I dati europei fermano la percentuale dei votanti al 43,09: un record per l'astensionismo, fenomeno che in Italia inchioda al 66,5% l'affluenza alle urne (nel 2004 era del 72,9%). All'Aquila, dove ad urne aperte c'é stata una nuova scossa di terremoto, ha votato il 27,9%, contro il 73,1 del 2004. In Italia però la percentuale di votanti è stata più alta rispetto a tutti gli altri paesi europei, ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni, aggiungendo che "le operazioni di voto si sono svolte regolarmente, senza incidenti rilevanti di nessun tipo".