Cronaca

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"Sono oggi al Gay Pride di Genova anche in nome di quella grande maggioranza di gay e lesbiche italiane che non ritengono che l'omosessualità sia una condizione di 'opposizione' e naturaliter 'di sinistra'. E anche, o forse, soprattutto in nome di quella maggioranza moderata e silenziosa di elettori del centro-destra, che non pensano che l'omosessualità e, più ancora, le coppie gay siano un pericolo per l'ordine sociale e la moralità civile del Paese" Lo afferma Benedetto Della Vedova, deputato del Pdl. "Sono convinto - prosegue - che senza intaccare, neppure dal punto di vista simbolico, il favor familiae che discende dalle norme costituzionali, sia possibile regolamentare e riconoscere le unioni gay in modo che i partner possano organizzare responsabilmente la propria vita comune, tutelando i rispettivi diritti e interessi, sia reciprocamente, sia nei confronti di terzi. La proposta dei cosiddetti Didore - osserva ancora - rappresenta una base ragionevole di discussione e ci piacerebbe che la discussione proseguisse nel centro-destra in modo altrettanto ragionevole. Da pochi giorni anche l'Irlanda ha una legge sulle coppie di fatto. A quando in Italia?".