Cronaca

1 minuto e 7 secondi di lettura

Nuovo allarme per l' inquinamento da cromo a Cogoleto. Nonostante i lavori di bonifica che da tempo investono il recupero dell'area ex Stoppani qualcosa è andato storto nella messa in sicurezza del sito in fase di smaltimento e ora le falde acquifere della zona rischiano nuovamente di essere inquinate da cromo. Negli ultimi giorni quattro lavoratori che si occupano del mantenimento in sicurezza del sito sono stati sospesi per tre giorni per presunti disservizi a un pozzo usato per recuperare l'acqua di falda inquinata dal cromo. A sollevare il caso il consigliere regionale Patrizia Muratore dell' Italia dei Valori che, con una interrogazione, ha chiesto spiegazioni alla giunta denunciando il licenziamento dei lavoratori e il rischio che a causa della chiususra temporanea di alcuni pozzi usati per le bonifica le sostanze inquinanti possano finire di nuovo nelle falde e in mare invece di essere eliminate. "Dalle risposte dei lavoratori - ha affermato Muratore - si evince una situazione di mancanza totale di controllo e gestione della bonifica in corso e del mantenimento in sicurezza dell'area". A quanto pare infatti il disservizio all'origine della sospensione dei lavoratori non deriverebbe da un guasto non certificato ma da pecise scelte dei preposti in ruolo i quali fermarono e disalimentarono elettricamente il pozzo al centro del caso per permettere i lavori di demolizione dell'ex officina meccanica.