Cronaca

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Si è aperta oggi l'udienza preliminare per l'incendio che divampò all'interno della raffineria Iplom di Busalla il 31 luglio 2008. Il pm Giovanni Arena aveva chiesto 5 rinvii a giudizio. Il giudice ha ascoltato le difese che hanno presentato una perizia tecnica che contesta radicalmente la ricostruzione dell'incidente che fu effettuata dalla pubblica accusa. Ha quindi rinviato l'udienza al 23 novembre per il conferimento d'incarico a un perito del tribunale che verifichi entrambe le ricostruzioni e ricostruisca il drammatico evento. Ai cinque indagati è contestato il reato di incendio doloso. Gli imputati sono il direttore dello stabilimento, il direttore di esercizio, il capo servizio impianti, il responsabile del servizio sicurezza prevenzione e protezione e il responsabile delservizio di manutenzione. Il pm aveva chiesto l'archiviazione della posizione dell'amministratore delegato dello stabilimento Giorgio Profumo. La causa della fuoriuscita degli idrocarburi, riscaldati a 90 gradi, è stata attribuita dall'accusa alla dissaldatura di una flangia del tubo di acciaio di una linea di distillazione "atmosferica". Il liquido altamente infiammabile e surriscaldato, al solo contatto con l'aria si era incendiato, dando vita al rogo che per un paio d'ore aveva tenuto col fiato sospeso i cittadini di Busalla e dei paesi circostanti. L'ipotesi dell'accusa è che vi sia stata negligenza nel controllo dei serraggi delle flange da cui, secondo i periti che hanno analizzato gli impianti, e' dipesa la perdita che ha causato il rogo.