Cronaca

1 minuto e 4 secondi di lettura

Un anno e sei mesi per Perugini e Del Giacco, un anno e 4 mesi per Pinzone, Raschellà e Mantovani. Sono le pene richieste ieri dal procuratore generale Antonio Lucisano, nella prima udienza del processo d'appello a carico dell'ex vice della Digos di Genova Alessandro Perugini insieme ad altri quattro funzionari di polizia, Antonio Del Giacco, Sebastiano Pinzone, Enzo Raschellà e Luca Mantovani, accusati di falso aggravato, calunnia, lesioni e arresto illegale durante il G8 del 2001. In primo grado Perugini era stato condannato a due anni e tre mesi di reclusione, come Del Giacco (pena condonata), Pinzone a due anni, Raschellà e Mantovani a un anno e dieci mesi. Prosegue, invece, oggi il processo d'appello per le violenze nella caserma della polizia di Bolzaneto sui manifestanti arrestati durante il G8. Oggi sarà la volta dei pubblici ministeri titolari dell'inchiesta, Vittorio Ranieri Miniati e Patrizia Petruzziello, che avanzeranno le loro richieste. In primo grado furono 15 gli imputati condannati a complessivi 23 anni e nove mesi di reclusione, mentre furono 30 le assoluzioni. I pm avevano chiesto condanne nei confronti di 44 imputati per oltre 76 anni di carcere con pene variabili da sei mesi a cinque anni e otto mesi e una sola assoluzione. Il processo era a carico di poliziotti, agenti di polizia penitenziaria, carabinieri e medici.