Ha salutato tutte le istituzioni presenti, anche il "mio amico Biasotti", ma non il presidente della Regione Burlando, il ministro al welfare Sacconi oggi a Genova per l'inaugurazione del Centro internazionale di studi Germana Gaslini. "Uno sgarbo istituzionale", lo ha definito il governatore. Tra Sacconi e Burlando i rapporti in questi giorni sono tesi, dopo la richiesta del presidente della Regione di tenere conto del parametro degli anziani per decidere come ripartire i fondi della sanità tra le varie regioni italiane. "Ne terremo conto - ha ribadito oggi il ministro - ma la Liguria deve anche attuare una politica del risparmio sprecando meno, riducendo il numero dei ricoveri, specie se non servono. Non deve essere tale da confermare vizi e ritardi che possono esserci nei modi di soddisfare i bisogno degli anziani. Ci sono modi più appropriati di altri, e devono essere utilizzati quelli, e non altri. Ad esempio - aggiunge - mettere un malato cronico in un ospedale per acuti significa spendere molto di più e abbandonarlo a se stesso". E poi aggiunge: "La Liguria ha già goduto di fondi aggiuntivi rispetto a quelli di cui avrebbe normalmente avuto diritto", lasciando presupporre un taglio rispetto a quanto il Governo dà oggi alla nostra Regione. "Siamo gli unici ad aver messo a posto i conti in ordine, rispetto alle altre cinque regioni che erano in rosso qualche anno fa - ha risposto Burlando - e per questo non saremo commissariati. In questi anni abbiamo fatto parecchi sacrifici, costringendo i liguri a un aumento delle tasse. Ora il Governo deve fare la sua parte. Non può tagliare le risorse". (Davide Lentini)
Politica
Sanità, Sacconi: "Alla Liguria abbiamo già dato a sufficienza"
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