Si chiuderà probabilmente col rito abbreviato il caso del delitto di Borghetto che consentirebbe un forte sconto della pena a Marco Francesco Virgilli, l'uomo di 34 anni di Borgio Verezzi, titolare di una tabaccheria in corso Europa a Borghetto, che ieri mattina ha confessato di aver ucciso con un colpo di pistola Francesca Bova, di 29 anni. "Attendiamo solamente l'esito dell'autopsia. Se i risultati saranno compatibili con quanto raccontato al giudice durante l'interrogatorio a quel punto il rito abbreviato rappresenta una strada percorribile per evitare che il cliente possa essere condannato all'ergastolo", dicono gli avvocati Andrea Carminati e Luca Siccardi. "Con la confessione resa al giudice si è tolto un grosso peso", dice Siccardi. Tutto ruoterà attorno alla premeditazione o meno. I suoi avvocati sostengono che questo sia il classico delitto d'impeto. "Il fatto che avesse con sé la pistola all'appuntamento - dicono - non significa che c'é stata premeditazione ma più semplicemente aveva paura che durante l'incontro vi potessero essere altre persone e quindi che gli potesse succedere qualcosa di grave".
Cronaca
Omicidio Bova, Virgilli chiederà il rito abbreviato. "Delitto d'impeto"
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