Moschea e polemiche, dibattito con Gad Lerner e monsignor Poggi

Non frena il contrasto tra coloro che non vogliono una moschea nel quartiere genovese del Lagaccio e chi invece è a favore dell’integrazione di religioni e culture diverse. Così, dopo i cortei della settimana scorsa da parte dei residenti contrari alla costruzione del luogo di culto islamico in via Bianco, domani è la volta del dibattito voluto dalla rete di associazioni e centri sociali Arcipelago, alle 17, nei giardini tra via Napoli e via Vesuvio. E tra i relatori anche il giornalista Gad Lerner (nella foto), a Genova per la presentazione del suo libro “Scintille”, monsignor Marino Poggi (delegato del cardinale per la Caritas della Diocesi) che presenterà il contributo della chiesa cattolica al delicato tema di una moschea a Genova. A moderare il dibattiro l’attrice Carla Pirolero. “Sono tutti invitati: cittadini del Lagaccio, islamici e politici sia di destra sia di sinistra, proprio perché la nostra non vuole essere una provocazione – spiega Pino Parisi, del Gruppo Amici Lagaccio, rete Arcipelago – Il messaggio che vogliamo dare è può e deve esserci integrazione e convivenza civile tra diverse etinie”. Ma il comitato cittadini Municipio Centro Est annuncia che non parteciperà al dibattito. “E’ una provocazione, lasciamo perdere, c’è già troppa tensione”, spiega il presidente Felice Ravalli che ha presentato esposto ai carabinieri contro un gruppo politico che etichetta il comitato come razzista. Intanto domani nei guardini del quartiere sarà intallato anche un maxi schermo per permettere di seguire il dibattito che promuove l’integrazione. “E’ un tenativo di dialogo – dice Giovanni Macioppi, Terra di Nessuno – ci sono molte cose da imparare gli uni dagli altri. Noi crediamo nel dialogo”. Continua Giacomo D’Alessandro, portavoce delle Parrocchie del Lagaccio: “Se vogliamo convivere non possiamo immaginare che ci sia qualcuno che non ha i nostri stessi diritti. L’occasione di domani – spiega – parte da un piccolo quartiere ma ha un valore nazionale come dimostra la partecipazione di Lerner”. (Anna Chieregato)