"Agguato premeditato". Con questa motivazione il giudice per l'udienza preliminare, Massimo Cusatti, ha condannato a otto anni e otto mesi di reclusione con l'accusa di tentato omicidio aggravato dai futili motivi, Cristina Balzano. La vittima, un giovanissimo chitarrista, fu gravemente ferito con 20 coltellate e rimase ricoverato per diverse settimane in ospedale. Secondo il giudice la ragazza voleva punire il giovane chitarrista perchè considerato non all'altezza del gruppo in cui suonava, i "Cry soul". "Non riusciva a fare un passaggio della canzone che stavamo eseguendo - aveva confermato Cristina - un pezzo dedicato ad Andrea Grassi, il giovane morto in un incidente stradale a Begato". Cristina, prima dell'accoltellamento avrebbe detto al giovane:" Fai schifo, smetti di suonare”. "Esclusa la violenza sessuale", ha fatto sapere Cusatti. Il fatto avvenne nel dicembre 2008, a Genova, da parte di Cristina Balzano e del fratello. L'aggressione, da quanto è emerso dalle indagini, fu un vero e proprio agguato, fatto da una persona totalmente capace di intendere e di volere, seppure caratterizzata da spunti istrionici correlati alla sua personalità narcisistica. Il fratello della Balzano, complice nell'aggressione e minorenne al momento del fatto, potrebbe andare a giudizio tra un anno.
Cronaca
Chitarrista accoltellato, il pm: "Fu un agguato premeditato"
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