Controlli ogni quindici minuti per Giovanni Antonio Rasero. E' questa la misura disposta dalla polizia penitenziaria di Marassi per timore che il giovane accusato della morte del piccolo Alessandro, in concorso con Katerina Mathas, tenti il suicidio. Dopo l'interrogatorio e il confronto con la donna la scorsa notte in procura, Rasero al ritorno in cella è apparso fortemente scosso e non mostrava più l'apparente distacco dei giorni scorsi. Così stamani è stato visitato da uno psichiatra e gli sono stati somministrati dei tranquillanti. La direzione del carcere ha poi disposto il controllo da parte della polizia penitenziaria ogni quindici minuti per verificare le condizioni del detenuto ed evitare atti di autolesionismo. Rasero è sempre recluso in una cella al piano terra in isolamento totale, senza possibilità di ricevere posta, visite familiari e guardare la televisione.
IL COMMENTO
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