Politica

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Solo nei prossimi mesi, alla fine, si potrà sapere chi dice la verità in merito ai conti della sanità ligure. Perché se è vero che i numeri non dovrebbero lasciare spazio a interpretazioni, è altrettanto vero che in politica non è così. E allora la riunione convocata dall’ormai ex assessore alla sanità Claudio Montaldo, in odore di essere riconfermato, con i direttori generali di Asl e ospedali per ribadire “risparmiate più che potete”, ha riacceso il campanello d’allarme su una situazione economica che in molti denunciano precaria. Ma ci pensa il presidente rieletto a ribadire che è tutto a posto e che se c’è un problema, è per i tagli romani: "Confermo che i conti della sanità sono a posto - ha detto Claudio Burlando - chiudiamo quelli del 2009 assolutamente in ordine. Il Governo per il 2010 ha fatto però un taglio che noi riteniamo ingiustificato anche in ragione della popolazione anziana che ha la Liguria". I direttori generali ammettono che la situazione finanziaria è di sofferenza. Nel mondo politico, non solo di centrodestra, da più parti c’è la certezza che la Liguria rischia il commissariamento. "Mi auguro che il Governo voglia rivedere questa posizione - ha detto Burlando - perché è assolutamente giusto che una popolazione anziana abbia più risorse. Se il Governo garantirà nei prossimi anni le risorse giuste semplicemente con un aumento del costo della vita come ha fatto fino all'anno scorso i conti continueranno ad essere in ordine". Dichiarazioni che non sono piaciute a Matteo Rosso, consigliere regionale del Pdl: "Burlando mette le mani avanti - spiega - e visto che sa benissimo che essendo i conti della Sanità ligure in deficit dovrà aumentare le tasse ai cittadini cerca di scaricare le colpe sul Governo". "Come risulta dai dati della Reuf pubblicati negli ultimi 15 giorni - aggiunge Rosso - in Liguria il deficit della sanità accumulato ammonta a 982 milioni e 507 mila euro, con una previsione di stima per il 2009 che si aggira in torno ai 97 milioni di disavanzo". (Davide Lentini)