Cronaca
L'appello del cronista
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Poi ognuno continui a fare quello che meglio crede. Ma è una supplica che viene dal cuore. Spontanea e sincera. E guarda da destra a sinistra passando per il centro: cari politici, piantatela con quelle maledette cinque frasette senza senso. Anzi sei. E' una richiesta, questa. Da oggi nelle vostre promesse fate in modo che oltre a una maggiore concretezza non ci sia più spazio per espressioni del tipo: fare sistema, istituire un tavolo, fare squadra, società civile, spalmare sul territorio, la gente vuole. Basta. Proprio perché la gente non digerisce più questa minestra. E peggio va poi agli sfigati cronisti costretti a mediare, tra voi e loro, senza neanche più la forza di trovare adeguati sinonimi. Già, facciamo finta di crederci anche noi. Promessa: da oggi quelle parole non esistono più. E non barate. Fate uno sforzo linguistico, fatevi consigliare dal vostro vecchio professore di italiano. “Ma è questo che ci chiede la gente”. No, come via d'uscita è pessima. Ed è pure una falsità. Onestà e gergo comprensibile.
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