Cronaca

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Una revoca di concessione al Demanio. E’ quanto ipotizza la commissione di vigilanza e collaudo sui lavori per il porto di Imperia finiti nel mirino per la lievitazione dei costi. Dai 33 milioni di euro iniziali infatti si è passati ai 140 milioni di oggi. I rilievi sono stati posti agli enti pubblici interessati e alla Procura della Repubblica anche per fatturazioni poco chiare. La Porto di Imperia Spa ha affidato a un comunicato la propria difesa, sostenendo che ogni maggior costo è sostenuto da Acquamare, la srl del gruppo di Francesco Bellavista Caltagirone che sta costruendo, appunto, il nuovo porto turistico, senza alcun aggravio per il socio pubblico, il Comune di Imperia che detiene il 33 % delle quote della Porto di Imperia spa. Intanto i lavori proseguono.