Politica

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Bordighera nell’occhio del ciclone e la maggioranza comincia a perdere i pezzi. Dopo che il sindaco Giovanni Bosio si era mostrato teso per quanto accaduto ma fermamente convinto a continuare il proprio mandato, sorretto dalla fiducia che la stessa maggioranza gli aveva rinnovato mercoledì scorso, ecco le prime dimissioni, quelle del consigliere Alessandro Panetta e dell’assessore al bilancio Guido Viale, padre di Sonia, ex-braccio destro di Roberto Castelli quando era ministro della giustizia. L’affaire Bordighera giunge così ad un punto cruciale, dopo che al termine delle indagini che hanno portato agli arresti di otto persone, alcune di queste considerate ''contigue" alla 'ndrangheta, che secondo le dichiarazioni di alcuni assessori, avrebbero esercitato pressioni sul sindaco e colleghi per ottenere l'apertura di una sala giochi ed altri favori, i carabinieri del comando provinciale di Imperia avevano consegnato un'informativa al prefetto Di Menna. L'oggetto riguardava lo "scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso". Sarà ora compito di Di Menna valutare se in base a quanto emerso dalle indagini "ricorrano elementi su collegamenti diretti o indiretti degli amministratori con la criminalità organizzata o su forme di condizionamento degli stessi amministratori, che compromettono la libera determinazione degli organi elettivi, il buon andamento delle amministrazioni comunali o il regolare funzionamento dei servizi a questi affidati. Intanto per lunedì prossimo è previsto a Bordighera un vertice di maggioranza e a questo punto non si escludono le clamorose dimissioni della giunta.