Cronaca

1 minuto e 0 secondi di lettura
La Federazione della Sinistra spezzina è uscita dalla giunta provinciale. Non è una notizia inaspettata. La crisi si era aperta al momento del rimpasto di giunta promosso dal presidente Marino Fiasella. L'estromissione dell'assessore Elio Cambi, a favore dell'ingegner Ettore Antonelli, vice presidente di Confindustria giovani, è stata giudicata come "un atto che calpesta la cultura politica, l'identità e i referenti sociali delle forze della sinistra, in piena crisi occupazionale". La federazione spezzina, pertanto, non intende "essere complice né alleata di Confindustria". Ci sono in questa uscita ragioni territoriali, l'estromissione di Cambi, ma anche ideologiche: Confindustria - spiega la federazione in una nota - è per la privatizzazione dell'acqua, Antonelli è proprietario della Società Acquedotti Tirreni ed è creditore della municipalizzata Acam. Pertanto la Federazione della Sinistra paventa "conflitti d'interessi inimmaginabili in un contesto in cui il partito degli affari spezzino tenterà di muoversi per accaparrarsi commesse utili ai propri profitti e totalmente inutili socialmente, fino ad essere nocivi alla qualità della vita". I consiglieri provinciali Salvatore Romeo e Pierluigi Sommovigo passano così all'opposizione. Da giorni la federazione annuncia ripercussioni anche nelle varie alleanze politiche a livello di singoli Comuni.