cronaca
Zia di Aylan: "Non vogliamo più morti in mare", e si commuove ricordando i nipoti
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Il ricordo commosso dei suoi familiari per scappare dalla guerra. Ma anche l'impegno con Avaaz per chiedere ai leader Ue di agire per fermare le continue tragedie legate all'immigrazione. Fatima Kurdi, la zia di Aylan, il bambino siriano morto mentre cercava di raggiungere le coste europee e diventato il simbolo del dramma dei rifugiati, oggi a Bruxelles per partecipare all'iniziativa di Avaaz e consegnare ai ministri degli Interni dell'Ue, che questo pomeriggio si riuniranno nella capitale europea, la petizione con 1,2 milioni di firme, in cui si chiede "di aprire le porte dell?Europa e far nascere una politica comune di accoglienza degna del XXI secolo".
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