Cronaca

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E' accusato di tentato omicidio aggravato da motivi futili e abbietti, dalla crudeltà e dalle sevizie in danno di discendente, il polacco di 28 anni che sabato notte in un appartamento di via Terpi a Genova ha colpito più volte con un forchettone al ventre e in altre parti del corpo la figlioletta di tre anni. Il pm Cristina Camaiori ha chiesto la convalida dell'arresto con custodia cautelare in carcere. Il gip ha 48 ore di tempo per decidere. L'uomo è anche accusato di resistenza a pubblico ufficiale per essersi opposto ai poliziotti che cercavano di bloccarlo, prima dell'arresto avvenuto nei pressi dell'abitazione nella zona di Molassana. E' risultato che il polacco fosse ubriaco. La piccola è sempre ricoverata con prognosi riservata in rianimazione nell'ospedale pediatrico Gaslini per lesioni plurime penetranti da arma da taglio al fegato, alla milza, al diaframma, al volto e alle braccia. Il polacco è difeso dall'avvocato Paolo Lavagnino che ieri è andato a trovarlo in carcere. Al difensore ha chiesto notizie della bambina e si è detto disperato per quello che è successo. Intanto ieri sono stati interrogati dagli agenti della squadra mobile, in via Terpi in Valbisagno, i vicini di casa del lavapiatti polacco. I poliziotti hanno ripercorso con i vicini la dinamica del tentato omicidio. Tutti hanno ribadito di aver sentito la piccola piangere disperata e chiedere aiuto ed il padre che infieriva contro di lei gridando "come ti ho fatto, ti ammazzo". Sono stati proprio loro a chiedere l'intervento della polizia, allarmati dalle urla.