E' pronto a chiarire tutto l'ex presidente del Parco delle Cinque Terre, Franco Bonanini, arrestato nell'ambito di un' indagine della procura della Spezia per truffa ai danni dello Stato. A dirlo è il suo stesso legale Marco Corini, in seguito alla visita nel reparto clinico del carcere di Pisa dove l'uomo è detenuto e dove ha chiesto di poter ottenere tutte le carte relative al processo, compresi i verbali di interrogatorio dei coindagati che, sentiti a lungo ieri sera in procura, avrebbero ammesso le proprie responsabilità affermando, in molti casi, che eseguivano solo degli ordini ai quali non potevano, per un motivo o per l'altro, sottrarsi. Ed è proprio in base a queste affermazioni che l'ex presidente - che "non nega di esser stato il punto di riferimento all' interno dell'ente per tutti", come riferisce il suo difensore - ha chiesto di poter parlare con i magistrati, perché 'in grado di contestare tutte le accuse che gli sono state rivolte per quello che riguarda il Parco'. "Se sono state intercettate quelle telefonate, allora le microspie devono aver intercettato anche altri tipi di conversazioni, in grado di scagionarmi", ha detto Bonanini.
Cronaca
Inchiesta Cinque Terre, Bonanini chiede incontro coi magistrati
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